L’innovativo packaging formato da una matrice polimerica compostabile con scarti agricoli è stato confrontato con materiali polimerici derivati da fonti fossili. Nell’azione 4 è stata svolta l’analisi della sostenibilità ambientale dell’innovativo packaging sviluppato effettuando uno studio del ciclo di vita. Il calcolo degli impatti è stato effettuato utilizzando i metodi EPD (2018), utilizzato per le certificazioni ambientali Environmental Product Declarations, e il metodo IPCC 2021. E’ stato analizzato anche l’impatto delle vaschette sperimentali in un contesto produttivo ottimale (ad es. che fa uso di energia solare). L’analisi del ciclo di vita è stata svolta da Cipack - Università di Parma con la collaborazione dei partner per la raccolta dei dati. La vaschetta con impatto più basso è quella che, a partire da PLA, massimizza il contenuto di fieno (20%) e viene prodotta con processi ottimizzati in termini energetici. Per realizzarla tuttavia sarà necessario ottimizzare la fase di produzione.

L’azione 5 ha previsto un’analisi della filiera di produzione del packaging innovativo per arrivare ad una stima dei quantitativi di vaschette e di scarti agricoli necessari a regime. Nell’azione 5 il sistema di anagrafica dei prodotti in fase di sviluppo presso EcorNaturaSì è stato adattato al packaging innovativo.

L’azione 1 prevedeva attività finalizzate allo sviluppo, su scala di laboratorio, di materiali compositi compostabili a partire da biopolimeri commerciali e diverse percentuali di scarti agricoli, le biomasse scarti di fieno, bucce di patata, potature. Tutti i materiali compositi realizzati sono stati caratterizzati presso i laboratori di Dicam - University of Bologna, per selezionare le migliori composizioni e gli scarti vegetali più promettenti per un passaggio di scala della produzione del materiale. In particolare, sono state selezionate le matrici bio-polimeriche acido polilattico (PLA) e una blend costituita da 60% PLA e 40% polibutilen-adipato-tereftalato (PBAT) e la biomassa fieno macinato.

L’azione 2 prevedeva la produzione dei compositi selezionati nell’azione 1 nei quantitativi necessari ad effettuare prove di compounding, filmatura e termoformatura su scala pilota per arrivare a prototipi di vaschette da caratterizzare nell’azione 3. Le aziende agricole hanno recuperato e fornito gli scarti utili ad effettuare le prove su più larga scala. Gli scarti agricoli sono stati macinati finemente ed essiccati prima del loro impiego nel compounding. Sono state prodotte vaschette a base PLA e blend PLA + PBAT in diversi rapporti con percentuali di scarti di fieno del 10, 15 e 20%. 

Nell' Azione 3 sono state analizzate le caratteristiche del packaging innovativo sviluppato nelle azioni precedenti e prodotto, effettuando diversi test presso i laboratori dell'Università di Parma: resistenza a compressione; resistenza alla trazione; misurazione dello spessore del materiale etc.Le vaschette contenenti PLA e 10% di fieno avevano caratteristiche migliori.