Objectives
The general objective of the POIGA project is to recover, characterize and enhance four old varieties of wheat grown in Campania (Saragolla, Marzellina, Romanella and Ianculedda).
To achieve this goal, the project involves the achievement of a series of intermediate results:
• Define and share a governance model.
• Morphological, genetic, technological and nutritional characterization of Plant Genetic Resources (PGR).
•Maintenance of genetic purity of the four PGR and seed production methods
• Validation of agronomic management protocols.
• Optimization of milling processes and characterization of semolina/flour.
• Analysis of the value chain and economic sustainability of the supply chain.
Objectives
L’obiettivo è valorizzare 4 grani “antichi” (Saragolla, Marzellina, Romanella e Ianculedda) attraverso una serie di risultati intermedi:
- Condivisione di un modello di governance.
- Caratterizzazione morfologica, genetica, tecnologica e nutrizionale di numerose Risorse Genetiche Vegetali (RGV) ed individuazione di 4 linee di grani “antichi” di nostro interesse.
- Mantenimento in purezza delle 4 RGV individuate.
- Moltiplicazione delle 4 RGV identificate.
- Validazione del protocollo di coltivazione.
- Ottimizzazione dei processi di macinazione e caratterizzazione degli sfarinati.
- Formazione della catena del valore e analisi della sostenibilità economica della filiera (costi e ricavi).
Activities
The Dipartiment of Low, Economy, Management e Quantitative methods will play the role of leader and will create a governance model. The identification and maintenance in purity of the old varieties, will be carried out by CREA-CI (coll. with ARCA 2010). The Department of Agriculture will develop the agronomic management protocols (coll. with ARCA 2010) and the physo-chemical characterization of flours. The milling process will be optimized in collaboration with the two mills involved in the project. The economic area of the DIA will conduct the analysis of the value chain and the economic sustainability of the old wheat, while Slow Food Campania, will coordinate the dissemination activities.
Activities
Il DEMM realizzerà un modello di governance della filiera grani “antichi”. L’individuazione e il mantenimento in purezza di un certo numero di linee di frumento duro e tenero “antichi”, è un'attività svolta dal CREA-CI con ARCA 2010. Il DIA svilupperà protocolli di coltivazione a basso impatto ambientale e realizzerà la caratterizzazione fisica, chimica, nutrizionale e microbiologica degli sfarinati ottenuti con la macinazione dei due molini. Inoltre, l’area economica del DIA si interesserà della catena del valore e dell’analisi della sostenibilità economica della filiera. Slow Food Campania, si occuperà, con gli altri partner, delle attività di divulgazione e disseminazione.
Kontext
I nuovi comportamenti di consumo legati sempre più al binomio “alimentazione e salute” hanno accresciuto l’interesse dei consumatori verso prodotti salutistici e sostenibili. Ciò ha comportato la riscoperta di alcune produzioni, tra le quali quella degli sfarinati prodotti dalla macinazione di grani “antichi”. Queste produzioni offrono numerose opportunità quali la salvaguardia dell’ambiente (i grani “antichi” vengono coltivati in maniera biologica o facendo scarsissimo ricorso a prodotti chimici) e la possibilità di conversione produttiva per le aziende poco competitive o dedite a colture in crisi. A fronte di queste potenzialità esistono una serie di problematiche quali la mancanza di un modello organizzativo di filiera che sposti a valle la catena del valore e la scarsa caratterizzazione genetica delle varietà “antiche” che comporta la difficoltà di disporre di seme certificato. Le criticità evidenziate espongono le produzioni ad una serie di minacce tra cui la generale preferenza a coltivare frumenti non di nicchia che offrono alle imprese la possibilità di collocarsi in filiere già organizzate. Un’altra minaccia è rappresentata dall’assenza di certificazioni di filiera specifiche che danno luogo a frodi commerciali che spesso acquistano prodotti derivanti da miscele di grani moderni genericamente indicati come “antichi” ma non certificati. Il progetto POIGA nasce in questo contesto e si propone di arginare le minacce evidenziate attraverso una serie di azioni che permettano alle aziende cerealicole operanti nelle aree interne di cogliere le nuove opportunità di mercato offerte dalla crescente domanda di alimenti sani e biologici, per i quali il consumatore manifesta una maggiore disponibilità a pagare.
Additional comments
In linea generale, le innovazioni di carattere agronomico e tecnologico che si metteranno a punto nell’ambito di questo progetto non incontreranno particolari difficoltà di implementazione, poiché non richiederanno competenze che esulano da quelle già in possesso degli agricoltori e dei mugnai, nè richiederanno degli specifici investimenti per essere adottate. Quindi, potenzialmente, qualsiasi azienda agricola che attualmente coltiva cereali potrà convertirsi nella produzione di grani “antichi”, così come ogni molino potrà adeguare i suoi impianti alla macinazione della granella, semplicemente modificando i diagrammi di molitura in funzione delle nuove tipologie di prodotti che si intende realizzare, il tutto già a partire dall’annata agraria successiva a quella dell’introduzione dell’innovazione. Probabilmente, il cambiamento organizzativo che si propone esigerà uno sforzo maggiore di adattamento da parte degli operatori della filiera, in quanto richiederà la condivisione di scelte che serviranno a valorizzare e a differenziare la produzione in un’ottica di una distribuzione più equa del valore prodotto.
Additional information
I grani “antichi” sono il risultato di un processo di miglioramento genetico che, diversamente dalle varietà moderne, è in linea con le nuove istanze del consumatore che chiede prodotti realizzati nel rispetto dell’ambiente e con buone caratteristiche nutrizionali. Infatti, secondo numerosi studi, le varietà “antiche” non necessitano di prodotti chimici di sintesi, in quanto dotati di elevata tolleranza a stress biotici e abiotici. Diversi ricercatori evidenziano, però, come per le varietà di grani "antichi" ci siano criticità legate alle basse rese e alla bassa disponibilità di semi rispetto all'elevato potenziale di mercato. Altri studi evidenziano, invece, la correlazione tra i prodotti a base di sfarinati di grani “antichi” e la celiachia, affermando che i prodotti ottenuti dalle vecchie varietà pur avendo una quantità di glutine non sempre inferiore rispetto alle nuove varietà presentano un minor contenuto di epitopi tossici. Oltre alla celiachia, sempre più persone lamentano che le moderne varietà sono meno digeribili ma soprattutto presentano meno composti funzionali. Infine, i dati disponibili evidenziano che gli sfarinati di grani “antichi” hanno una più elevata concentrazione in ferro, zinco ed altri micronutrienti. Pertanto, queste produzioni possono rappresentare effettivamente un importante business alla luce della crescente richiesta di questa tipologia di farine e di semole.
Project details
- Main funding source
- Rural development 2014-2020 for Operational Groups
- Rural Development Programme
- 2014IT06RDRP019 Italy - Rural Development Programme (Regional) - Campania
Ort
- Main geographical location
- Benevento
- Other geographical location
- Avellino, Salerno
€ 401601.53
Total budget
Total contributions from EAFRD, national co-financing, additional national financing and other financing.
Project keyword
Contacts
Project coordinator
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Università degli Studi del Sannio - DEMM
Project coordinator
Project partners
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ARCA 2010 soc. coop. a.r.l.
Project partner
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Associazione Slow Food Campania
Project partner
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Azienda Agricola Iannelli Nunzia Veronica
Project partner
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Azienda Agricola Leppa Margherita
Project partner
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Azienda Agricola Montemarano Maria Grazia
Project partner
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Azienda Agricola Riccio Carmela
Project partner
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CREA - Colture Industriali
Project partner
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Dipartimento di Agraria - Portici - Università degli Studi Federico II
Project partner
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Molino Resce S.r.l.
Project partner
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Terra di Risilienza Coop. Sociale A.R.L.
Project partner