Risultati principali II

Sono inoltre stati raccolti innumerevoli dati per definire i parametri biometrici delle piante (LAI), utili ad adeguare il volume di bagnatura alla fase fenologica, altresì per la scelta della tipologia di ugello al fine di ridurre il fenomeno della deriva. La comparazione delle performance distributive di ugelli antideriva ad induzione d’aria (antideriva a ventaglio CVI Albuz) a confronto con ugelli convenzionali (ATR Albuz), applicando una stessa strategia fungina nei confronti di Venturia pyrina ha dimostrato che i due ugelli forniscono performance similari pur generando gocce di dimensione differente e quindi anche una bagnatura e una deriva diverse. In una ulteriore indagine, si è visto come i prodotti applicati contro la ticchiolatura del pero seguendo la dose massima di etichetta rispetto ad una dose ridotta e adeguata in funzione della fase fenologica, hanno ottenuto lo stesso controllo della malattia, sebbene adeguando il dosaggio alla fase fenologica è stato possibile ridurre di molto la quantità di prodotto fitosanitario distribuito.

Su vigneto in parete si è valutata la possibilità di contenimento dei quantitativi complessivi di fitofarmaci, sia con irroratrici convenzionali che con irroratrice a tunnel per contenere la deriva. Si è validato che in vigneto allevato in parete possa ritenersi praticabile un adeguamento del dosaggio in ragione dello sviluppo vegetativo standardizzabile riconducendolo ad una semplificazione quale la superfice di parete vegetativa (LWA). Per l’applicabilità di queste metodiche di definizione del dosaggio si dovrà attendere l’evoluzione del quadro normativo.

Risultati principali I

Sono stati valutati diversi volumi di distribuzione applicati su pero per valutare la riduzione dell’effetto deriva a parità di gestione fitosanitaria. Le indagini di campo sono partite valutando la bagnatura fogliare e la deriva generata utilizzando due tipologie di atomizzatori (convenzionale a raggera e torretta) applicando nel corso della stagione volumi di bagnatura crescenti (500 L/ha, 1000 L/ha e 1500 L/ha). Innumerevoli cartine idrosensibili sono state esposte e analizzate (≥15840) ed i dati raggruppati per 6 timing di applicazione. I risultati dimostrano che la bagnatura fogliare ottenuta nelle prime fasi fenologiche con volumi ridotti (500 L/ha) è sufficiente, mentre nel corso della stagione, in concomitanza con lo sviluppo della vegetazione, è opportuno aumentare il volume (1000 L/ha) anche in considerazione della tipologia di atomizzatore utilizzato. La deriva generata è risultata proporzionale allo sviluppo della vegetazione, con particolare riferimento alla dispersione a terra. La bagnatura risulta ridotta nella parte più alta della pianta e la deriva risulta localizzata nelle fasce più basse dell’interfila e del filare contiguo al filare trattato. Sempre con analisi dettagliate e l’uso di cartine idrosensibili, sono poi state valutate anche tre tipologie di ugello: l’ugello standard (ATR Albuz) e gli ugelli antideriva ad induzione d’aria (a Cono e a Ventaglio) per la copertura della pianta e la generazione di deriva fuori dal bersaglio (nei filari limitrofi al filare trattato) in relazione alla fase fenologica della coltura. Si può confermare che l’ugello ad induzione d’aria è in grado di mitigare la deriva e quindi di localizzare il prodotto in prossimità della fonte di applicazione. 

Individuazione del corretto volume di applicazione dei prodotti fitosanitari per le irroratrici ad aeroconvezione tradizionali in funzione dello sviluppo vegetativo del frutteto e verifica di irroratrici innovative rateo-variabili al fine di limitare l’impatto ambientale dei trattamenti stessi pur mantenendone inalterata l’efficacia.

Definizione del grado di efficacia degli ugelli antideriva ad induzione d’aria in termini di riduzione delle perdite di prodotti fitosanitari nell’ambiente e di efficacia nel contenimento delle malattie fungine con prodotti di copertura.

Metodologie innovative di definizione del dosaggio di prodotti fitosanitari in funzione dello sviluppo vegetativo in ambito viticolo, sia su irroratrici convenzionali che con irroratrici a tunnel.