Contexte

La viticoltura da tavola è una delle più importanti attività agricole in Puglia. Gli ultimi dati (ISTAT, 2017) riportano una superficie di 24.890 ha ed una produzione di circa 5,5 milioni di quintali, a fronte di una superficie nazionale di 47.166 ha e una conseguente produzione di circa 9,8 milioni di quintali (la Puglia produce il 56,3% del totale nazionale).

Negli ultimi anni la coltivazione di cultivar apirene ha subito un forte incremento in conseguenza delle crescenti richieste dei consumatori. Queste cultivar provengono t utte da costitutori esteri e spesso si dimostrano poco adatte ai vari areali di coltivazione regionale o necessitano di ulteriori anni di prove in loco. Il settore presenta quindi una netta assenza di varietà di vite ad uva da tavola adattate al territorio (sufficientemente testate in loco), dalle buone qualità organolettiche, resistenti ad avversità biotiche (peronospora, oidio, etc.) ed abiotiche (stress idrici, termici, etc.) e con il carattere di apireni apprezzato dal consumatore. Inoltre, nella gestione dei vigneti, si assiste spesso ad un utilizzo scarsamente efficiente delle risorse disponibili con conseguenze negative dal punto di vista ambientale e economico

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L’obiettivo di migliorare la redditività della filiera “viticoltura da tavola” sarà perseguito sviluppando la coltivazione di uvea pirene ottenute e selezionate in Puglia, ed offrendo al produttore agricolo anche specifiche tecniche di produzione e conservazione sostenibili, codificate in appositi disciplinari varietali assistiti da DSS specifici sull’uva da tavola già validati in Puglia. Questo connubio ha già avuto successo in Paesi leader nel rilascio di nuove varietà (es. California) e sarebbe molto utile da introdursi in Puglia, per poter produrre uve apirene tipiche, facili da coltivare e d’alta qualità, assistendo l’agricoltore non solo nella fornitura di nuove varietà ma anche nella loro miglior gestione.

Tra le tecniche che s’intende innovare, lo stress idrico controllato e la frigo conservabilità hanno particolare rilievo sia in ragione della situazione pedoclimatica pugliese, sia perché adotteranno anche l’uso di nuove tecnologie come telerilevamento e analisi d’immagine 3D.

Additional information

Il progetto persegue le seguenti finalità:

1. contribuire a consolidare la leadership produttiva pugliese nel comparto dell’uva da tavola,  rafforzando significativamente l’identità della produzione;

2. migliorare la redditività delle aziende coinvolte nella filiera, sia per la maggior efficienza dei processi di produzione sia per la maggior qualità delle produzioni ottenute;

3. ridurre rischi connessi all’introduzione di nuove varietà accompagnandola con appositi disciplinari varietali, opportunamente messi a punto nell’ambito del progetto e assistiti, nella loro implementazione, da sistemi di supporto alle decisioni;

4. ridurre l’impatto ambientale dei vigneti;

5. migliorare le condizioni di lavoro e di redditività dell’intera filiera, anche internalizzando – nell’ambito della filiera pugliese – attività normalmente svolte al di fuori della Puglia.