Objectives

Per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione Europea in materia ambientale molti territori Pugliesi, ed in particolare quelli caratterizzati da piccoli comuni si sono dotati di strutture dedicate alla gestione dei rifiuti organici, con particolare riferimento all'autocompostaggio collettivo di comunità.

Il compostaggio di comunità, con particolare riferimento agli impianti previsti dal collegato ambientale 2015 o comunque di taglia inferiore a quella assoggettabile a Valutazione di impatto ambientale, consente di trattare in autonomia una buona parte del rifiuto organico prodotto sul territorio di competenza e abbattere in modo considerevole sia la produzione dei rifiuti, sia i costi di trasporto e conferimento presso gli impianti di recupero, con evidenti vantaggi economici e ambientali (riduzione CO2). Tuttavia tali comuni manifestano carenze legate all'organizzazione del servizio di raccolta della frazione organica e di gestione e della compostiera al fine di ottenere compost di qualità. Infatti le Amministrazioni Comunali una volta dotatesi degli impianti per il trattamento della frazione organica, non riescono a gestirli in un’ottica di economicità, annullando, di fatto, i risparmi che si andrebbero a produrre grazie al mancato conferimento e smaltimento della frazione umida in impianti collocati fuori area. La difficoltà nell'applicare l'approccio del "compostaggio di comunità" è ancora maggiore se si considera che: oggi la popolazione è ancora poco sensibile alla differenziazione dei rifiuti; non è affatto stato sviluppato un modello gestionale di compostaggio di comunità; è ancora assente una filiera del compost a “km0”. Pertanto nell’ottica di agevolare la “green economy”, intesa come organizzazione logistico-aziendale deputata alla gestione integrata del ciclo dei rifiuti, il progetto “Compost community” ha inteso sviluppare un modello di gestione di comunità delle compostiere attraverso: la creazione di una rete di gestione degli impianti di compostaggio di comunità; una filiera di vendita del compost; l’ottimizzazione dei costi di gestione degli impianti di compostaggio di comunità. A Tal fine l’obiettivo generale della presente proposta progettuale è: sperimentare un sistema di gestione sostenibile delle compostiere di comunità. L’obiettivo generale può essere esplicitato nei seguenti obiettivi specifici:

Obiettivo 1: Uniformare l’informazione e le procedure di raccolta dei rifiuti organici per garantire la massima efficienza di funzionamento degli impianti e favorire la realizzazione di un compost “pulito” dal valore economico potenzialmente alto;

Obiettivo 2: Creare e consolidare una rete di gestione degli impianti di compostaggio di comunità in cui gli attori principali sono gli enti rappresentativi della società civile pugliese tra cui i consorzi, le cooperative e le pubbliche amministrazioni;

Obiettivo 3: Ottimizzare i costi di gestione degli impianti di compostaggio di comunità con conseguenti ricadute positive per le Amministrazioni Comunali, per i cittadini e per imprese locali;

Obiettivo 4: Creare un modello di “domanda”- “offerta” di rifiuti organici tra cittadini e amministrazioni pubbliche per garantire un funzionamento continuo degli impianti e una produzione costante di compost.

Obiettivo 5: Creare una filiera di vendita competitiva del compost, in modo da aumentare la domanda dello stesso e ridurne il costo.

Obiettivo 6: Implementare gli impianti di compostaggio con la tecnica della lombricoltura finalizzato all’aumento della portata e al miglioramento della qualità del compost.