project - EIP-AGRI Operational Group

Campania Hemp fiber
Canapa Campana in Fibra

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Contexte

L’Italia annovera una forte tradizione agro-industriale legata alla canapa. Infatti, fino agli anni ’30 del secolo scorso era il secondo produttore al mondo per quantità (dopo la Russia) ed il primo per la qualità del prodotto. Le principali aree di coltivazione della canapa in Italia erano l’Emilia Romagna, la Campania, il Piemonte, il Veneto e la Lombardia. All’apice della produzione di canapa, la superficie investita superava i 120.000 Ha con una produzione di fibra che sfiorava gli 800.000 qli. Dagli anni ‘50 si è avuta una progressiva riduzione della coltivazione della canapa fino ad arrivare alla totale scomparsa dagli ordinamenti produttivi aziendali. Solo dall’inizio del nuovo millennio, si è assistito alla ricomparsa di questa coltura che attualmente interessa solo poche migliaia di ettari. In alcuni paesi la coltivazione della canapa è però proseguita per cui se l’Italia vuole reintrodurla con successo si trova a dover colmare vari gap. Bisogna pensare all’aggiornamento dell’agrotecnica e alla scelta delle varietà da coltivare in base al loro adattamento nei diversi areali e alle loro performance in funzione della destinazione d’uso (tessile, alimentare, ecc.). Pertanto, si è deciso di realizzare un progetto che favorisca lo sviluppo di una filiera della canapa moderna, redditizia ed eco-sostenibile in grado di fornire soluzioni per le problematiche di carattere agronomico. Allo stesso tempo il progetto dovrà interessare anche le fasi di raccolta, macerazione e stigliatura per poter produrre un filato resistente e di elevata qualità, che possa consentire la produzione di tessuti pregiati e nel contempo favorire l’utilizzazione dei sottoprodotti derivanti dalla separazione della fibra grezza dal resto della pianta.

Objectives

Within this project, therefore, three sectors have been identified to be economically enhanced:

  • Separation and exploitation of the long fiber contained in the bark of particular hemp varieties, using innovative maceration systems and specific machinery/equipment to separate the fiber from the shive.
  • Use of shive for the production of packaging materials and mulching films.
  • Manufacture of spray paints obtained by using the scraps of hemp fiber combing.

Really, although the CCF project is aimed at creating and enhancing all the products listed above, the main objective remains to encourage the use of long hemp fiber for the production of high-quality yarns.

Objectives

Nel progetto sono state identificate 3 filiere da valorizzare economicamente:
-Separazione e sfruttamento della fibra lunga contenuta nella corteccia di particolari varietà di canapa, utilizzando sistemi di macerazione innovativi e specifiche macchine/attrezzature per separare la fibra dal canapulo.
-Utilizzazione del canapulo  per la produzione di materiale da imballo e teli per pacciamatura.
-Produzione di vernici spray ottenute utilizzando gli scarti della pettinatura della fibra di canapa.
Il progetto CCF ha comunque come obiettivo quello di favorire l’utilizzazione della fibra lunga di canapa per la produzione di filati di elevata qualità.

Activities

The University will carry out a series of trials aimed at optimizing the cultivation techniques and the process of hemp plants maceration. The CREA-CI will identify the varieties with characteristics suitable for the production of quality textile fiber. The collection of the results of experimental trials, will be carried out by CREA-IT which will compare two different harvest yards. The CNR will manage the operations related to the scutching of hemp, while the CNR-IPCB will ensure the valorization of production waste. The "SAN LEUCIO" will carry out the analyses needed to check the quality of the scutched/combed fiber. The CREA-PB will assess the economic convenience to operate in the various chains.

Activities

L'Università realizzerà delle prove per ottimizzazione delle tecniche colturali e del processo di macerazione della canapa, utilizzando consorzi microbici selezionati. Il CREA-CI provvederà ad identificare le varietà con caratteristiche idonee alla produzione di fibra tessile. La raccolta delle prove sarà svolta dal CREA-IT che metterà a confronto 2 diversi cantieri. IMAMOTER gestirà le operazioni della stigliatura della canapa, IPCB provvederà alla valorizzazione degli scarti di produzione. Il CONSORZIO effettuerà le analisi per verificare la qualità della fibra stigliata/pettinata. CREA-PB effettuerà una valutazione circa la convenienza economica ad operare nelle diverse filiere.

Additional comments

In Italia la lavorazione della canapa per uso tessile (lavorazione della pianta intera per ottenere fibra lunga) è oggi particolarmente complicata non potendosi più fare a mano come un tempo e non disponendo di macchinari specifici in grado di separare la fibra contenuta nella corteccia dal resto della pianta. Pertanto, la maggior parte della canapa per uso tessile è attualmente  di origine cinese.

Nel nostro paese, da quando la coltura è stata reintrodotta si lavorano, non senza difficoltà, solo balle di canapa da cui si ricava la fibra corta e il sottoprodotto legnoso detto canapulo.

Ad oggi è proprio la mancanza di impianti di prima trasformazione, in grado di separare la fibra lunga dal canapulo, il principale ostacolo allo sviluppo della coltura. Pertanto, il rilancio della canapa in Italia sembra una prospettiva possibile a condizione che si realizzino impianti di prima lavorazione per la produzione di fibra grezza di qualità in un’ottica di equa ripartizione del valore aggiunto che si potrà realizzare tra gli operatori della filiera ed in particolare tra la fase di coltivazione, quella di prima trasformazione e quella di commercializzazione del prodotto finito. Anche la valorizzazione dei sottoprodotti per la realizzazione di teli e spray per pacciamatura totalmente degradabili rappresenta l’altra area estremamente interessante del progetto che però andrà approfondita in corso d’opera con le società che già realizzano questi manufatti tradizionali, per capire quale può essere la convenienza a commercializzare questi nuovi prodotti a base di canapa sia in relazione ai classici film in polietilene che ai teli biodegradabili già commercializzati e realizzati con amidi di diverse colture (mais, altri cereali).

Additional information

Negli anni 50, nella nostra regione si coltivavano circa 20.000 ettari di canapa, utilizzata prevalentemente per produrre fibra, mentre attualmente la coltivazione della canapa non supera i 250 ettari ed è dedicata principalmente alla produzione di seme per uso alimentare.

Molte aziende del casertano e del beneventano che producono tabacco, dovendo riconvertire la loro produzione, guardano sempre con maggiore attenzione a questa coltura come possibile fonte di reddito. Anche nelle aree ad agricoltura intensiva la coltivazione della canapa sta suscitando un grande interesse alla luce del fatto che questa coltura migliora il terreno, e quindi molti imprenditori agricoli intravedono la possibilità di introdurla in rotazione con colture che depauperano fortemente il suolo.

Nonostante queste potenzialità, la canapa non ha ancora effettivamente fatto un vero e proprio salto in avanti in parte perché il mercato non risulta ben delineato ma anche perché esistono tuttora delle difficoltà di rifornimento del seme di qualità e certificato affinché venga avviata la coltivazione (spesso la moltiplicazione è appannaggio di poche ed impreparate aziende che riescono a  garantire l’approvvigionamento alle sole imprese agricole che operano in aree limitrofe a quelle della produzione del seme). Pertanto, è auspicabile che il progetto si ponga come ulteriore obiettivo, anche se non dichiarato esplicitamente, quello di promuovere lo sviluppo di imprese in grado di produrre e commercializzare seme che risponda in maniera adeguata alle diverse esigenze del mercato ed al tipo di prodotto che si intende realizzare.

Project details
Main funding source
Rural development 2014-2020 for Operational Groups
Rural Development Programme
2014IT06RDRP019 Italy - Rural Development Programme (Regional) - Campania
Emplacement
Main geographical location
Caserta

EUR 411446.86

Total budget

Total contributions from EAFRD, national co-financing, additional national financing and other financing.

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Contacts

Project coordinator

  • Dipartimento di Agraria - Portici - Università degli Studi Federico II

    Project coordinator

Project partners

  • Agricola Lamberti Soc. Agr. in Accom. Sempl.

    Project partner

  • Azienda Agricola D'Amore Francesco

    Project partner

  • Azienda Agricola Eduardo Rita

    Project partner

  • Azienda Agricola Marrandino Generoso

    Project partner

  • CNR - Istituto per i Polimeri Composti e Biomateriali

    Project partner

  • CNR - Istituto per le Macchine Movimento Terra

    Project partner

  • CREA - Cerealicoltura e Colture Industriali

    Project partner

  • CREA - Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari

    Project partner

  • CREA - Politiche e Bioeconomia

    Project partner

  • Rete San Leucio Textile

    Project partner