project - EIP-AGRI Operational Group

T.I.Ge.S.Vi_Innovative vineyard soil management practices: influence on biodiversity and soil fertility
T.I.Ge.S.Vi_Tecniche innovative di gestione del suolo in vigneto e loro influenza sulla biodiversità e sulla fertilità

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Completed | 2019 - 2022 Italy
Completed | 2019 - 2022 Italy
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Objectives

This project aims to identify a better and innovative groundcover management practice that allows to increase the soil biological fertility, the content and stability of organic matter, as well as to promote plant and animal biodiversity and the consequent biological control of pests. These results will be used to provide indications to vine-growers on the methods to be adopted to conserve and/or increase the biodiversity in vineyard and the organic matter in the soil.

Objectives

Lo scopo del progetto è quello di individuare una migliore ed innovativa gestione del suolo e del soprassuolo che consenta di incrementare la fertilità biologica del terreno, il contenuto e la stabilità della sostanza organica, nonché di favorire la biodiversità vegetale ed animale ed il conseguente controllo biologico dei fitofagi dannosi. Lo scopo ultimo sarà quello di fornire ai viticoltori indicazioni sulle metodologie da adottare per conservare e/o incrementare la biodiversità nel vigneto e la sostanza organica nel terreno.

Activities

Two commonly applied techniques for the management of the vineyard inter- row, the frequent mowing of herbaceous vegetation and the green manure practice, will be compared with a more sustainable, and therefore innovative, management of spontaneous vegetation through different periods of grass mowing to allowing plant blossom. This study will be carried out in two wine-growing areas characterized by different pedoclimatic conditions, the Colli Euganei (PD) and Gambellara area (VI), in order to obtain results applicable also in different areas.

Activities

Due tecniche comunemente applicate per la gestione dell’interfilare del vigneto, quali lo sfalcio frequente della vegetazione e la pratica del sovescio, verranno confrontate con una più sostenibile e innovativa gestione della vegetazione spontanea, che prevede lo sfalcio della superficie a turni alternati nelle diverse interfila allo scopo di mantenere sempre piante in fioritura all’interno del vigneto. Lo studio verrà condotto in contesti viticoli collinari caratterizzati da condizioni pedoclimatiche differenti, sia nei Colli Euganei (PD) che nella zona di Gambellara (VI), allo scopo di ottenere risultati spendibili anche in contesti diversi da quelli oggetto di studio.

Kontext

Negli ultimi decenni si sta assistendo ad una forte riduzione delle risorse naturali negli agro-ecosistemi a seguito della rimozione delle aree semi- naturali, a causa dell'espansione delle superfici coltivate e a una riduzione del controllo biologico dei fitofagi dannosi, dovuta alla scarsità di fonti alimentari e di riparo.
I vigneti possono essere interessati da interventi colturali allo scopo di limitare la competizione tra la vegetazione erbacea e le piante di vite, con una conseguente semplificazione della diversità vegetale e animale e diminuzione di importanti servizi ecosistemici (controllo dell’erosione, regolazione del bilancio O2/CO2, controllo biologico dei fitofagi).
Corrette pratiche di gestione dell’inerbimento devono favorire la diversità e l'abbondanza dei nemici naturali dei parassiti nel vigneto in quanto forniscono prede alternative, fonti di cibo (es. nettare e polline) e siti di rifugio fondamentali per la sopravvivenza di predatori e parassitoidi. Infatti, la conservazione e/o l'incremento della biodiversità vegetale (lasciando sviluppare specie spontanee o opportunamente selezionate) possono contribuire a creare un’appropriata infrastruttura ecologica all'interno del vigneto, favorendone la connettività con gli habitat naturali.

Project details
Main funding source
Rural development 2014-2020 for Operational Groups
Rural Development Programme
2014IT06RDRP014 Italy - Rural Development Programme (Regional) - Veneto
Ort
Main geographical location
Vicenza
Other geographical location
Padova

€ 439729

Total budget

Total contributions from EAFRD, national co-financing, additional national financing and other financing.

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11 Practice Abstracts

Cost analysis and economic sustainability

Through interviews with winegrowers and contractors involved in the trial, it was possible to acquire a lot of useful information to quantify the timing and consequently the costs for the different cultivation operations under study. These data were also compared with the data in the bibliography.

The work for the preparation of the seedbed, the sowing, the chopping and the burial of the green manure increased the number of steps (+20%), the working hours (+40%) and consequently the costs compared to the frequent mowing. To them was added the cost of the seed. The alternating mowing allowed to reduce the number of steps in the same inter-row (-36%) and the working time (-30%) compared to the frequent mowing. If the number of inputs for cutting lines has been halved, the speed of advancement has not always been the same as that used with low grass; in fact, where the grassing was rich it was necessary to decrease the speed (up to 2 km/h). In any case, there has been a significant reduction in the cost of managing the turf.

Analisi dei costi e sostenibilità economica

Attraverso interviste effettuate ai viticoltori e ai terzisti coinvolti nella sperimentazione è stato possibile acquisire numerose informazioni utili a quantificare le tempistiche e di conseguenza i costi per le diverse operazioni colturali oggetto dello studio. Questi dati sono stati confrontati anche con i dati presenti in bibliografia.

Le lavorazioni per la preparazione del letto di semina, la semina, la trinciatura e l’interramento del sovescio hanno incrementato il numero di passaggi (+20%), le ore di lavoro (+40%) e di conseguenza i costi rispetto allo sfalcio frequente. Ad essi si è aggiunto il costo della semente. Lo sfalcio alternato ha permesso di ridurre il numero di passaggi nello stesso interfilare (-36%) e i tempi di lavoro (-30%) rispetto allo sfalcio frequente. Se il numero di ingressi per lo sfalcio degli interfilari è stato dimezzato, la velocità di avanzamento non sempre è stata la stessa di quella utilizzata con l’erba bassa; infatti dove l’inerbimento era ricco si è dovuto diminuire la velocità (fino a 2 km/h). In ogni caso si è assistito ad una riduzione significativa del costo della gestione del cotico erboso.

Floristic diversity and agronomy: mutual influences

Botanical analyses have allowed to evaluate the influence of the different types of turf management on plant biodiversity and soil cover, which contributes to prevent erosion phenomena. Plants are in fact excellent biological indicators as they provide information both on the intrinsic ecological characteristics of a place (climate and soil) and on the intensity of human action on the environment. The botanical surveys were carried out by identifying all the plant species present in the vineyard inter-row and their coverage in percentage, on homogeneous surfaces of 4m2 (4 for each thesis in comparison). Subsequently, the variation in soil cover and biodiversity over time was considered, paying particular attention to the "quality" of the species present, in order to compare between the different parcels the presence of the species naturally present in the near semi-natural environments and those linked instead to the strongly anthropized environments. The presence of some groups of species in fact provides precise indications on the intensity of human action on the environment, not always negative.

864 botanical surveys carried out.

La diversità floristica e l’agronomia: reciproche influenze

Le analisi botaniche hanno permesso di valutare l’influenza delle diverse tipologie di gestione del cotico erboso sulla biodiversità vegetale e sulla copertura del suolo, la quale contribuisce a prevenire fenomeni di erosione. Le piante sono infatti degli ottimi indicatori biologici in quanto forniscono informazioni sia sulle caratteristiche ecologiche intrinseche di un luogo (clima e suolo) che sull’intensità dell’azione umana sull’ambiente. I rilievi botanici sono stati eseguiti identificando tutte le specie vegetali presenti nell’interfilare del vigneto e la loro copertura in percentuale, su superfici omogenee di 4m2 (4 per ogni tesi a confronto). Successivamente è stata considerata la variazione della copertura del suolo e della biodiversità nel tempo, ponendo particolare attenzione alla “qualità” delle specie presenti, al fine di confrontare tra le diverse parcelle la presenza delle specie naturalmente presenti negli ambienti semi-naturali limitrofi e di quelle legate invece agli ambienti fortemente antropizzati. La presenza di alcuni gruppi di specie fornisce infatti indicazioni precise sull’intensità dell’azione umana sull’ambiente, non sempre negativa.

864 rilievi botanici effettuati.

 

Scaphoideus titanus

Scaphoideus titanus is a small buzzer, known to be the main vector of the phytoplasm agent of the golden flavescence of the vine.

Considered the Ministerial Decree of compulsory struggle in force on Italian territory, the monitoring of the population has been fundamental to evaluate the influence of the different types of management of the turf on the insect population and to detect its distribution on the territory.

The presence of the juvenile forms of S. titanus has been evaluated by direct observation in the field of young vine suckers, while to quantify the adults have been installed yellow chromtropic traps, left exposed for about a month.

3600 suckers checked

144 yellow chromtropic traps installed

Scaphoideus titanus

Scaphoideus titanus è una cicalina di piccole dimensioni, nota per essere il principale vettore del fitoplasma agente della Flavescenza dorata della vite.

Considerato il Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria in vigore sul territorio italiano, il monitoraggio della popolazione è stato fondamentale per valutare l’influenza delle diverse tipologie di gestione del cotico erboso sulla popolazione dell’insetto e per rilevarne la distribuzione sul territorio.

La presenza delle forme giovanili di S. titanus è stata valutata mediante l’osservazione diretta in campo dei giovani polloni di vite, mentre per quantificare gli adulti sono state installate delle trappole cromotropiche gialle, lasciate esposte per circa un mese.

3600 polloni controllati

144 trappole cromotropiche gialle installate

Foliar reliefs: phytophages and their antagonists

From May to July, the observation of vine leaves, both in the field and in the laboratory under a stereo-microscope, allowed to evaluate the presence and abundance of arthropods harmful to the vine and their natural antagonists. In particular, phytophagous mites (yellow spider mite and red spider mite), vine buzzers (Empoasca vitis, Zygina rhamni and Erasmoneura vulnerata), cochineals (Parthenolecanium corni and Planococcus ficus) and leaf miners have been considered.

Among the natural enemies have been considered the mites Fitoseids, Tisanopters, Antocoridae Hemiptera, Chrysopids Neuroptera. In addition, the parasitization rate of buzzer eggs by Mimarid parasitoid hymenoptera has been calculated.

8640 controlled leaves

Rilievi fogliari: i fitofagi e i loro antagonisti

Da maggio a luglio, l’osservazione delle foglie di vite, sia in campo che in laboratorio allo stereo-microscopio, ha permesso di valutare la presenza e l’abbondanza di artropodi dannosi alla vite e dei loro antagonisti naturali. In particolare sono stati considerati gli acari fitofagi (ragnetto giallo e ragnetto rosso), le cicaline della vite (Empoasca vitis, Zygina rhamni ed Erasmoneura vulnerata), le cocciniglie (Parthenolecanium corni e Planococcus ficus) e i minatori fogliari.

Tra i nemici naturali sono stati considerati gli acari Fitoseidi, Tisanotteri, Emitteri Antocoridi, Neurotteri Crisopidi. Inoltre è stato calcolato il tasso di parassitizzazione delle uova di cicalina da parte di Imenotteri parassitoidi Mimaridi.

8640 foglie controllate

Carabids as bioindicators

The Carabids (a family of Soil Beetles that includes more than 1300 species in Italy, many endemic) are often used as bioindicators (APAT 2005) thanks to their ecological characteristics: they are numerous and easy to sample, but above all they are very differentiated and specialized, so much to colonize all the terrestrial environments.

All plots of the project were monitored in spring and late summer-autumn, each with 4 drop traps (pitfall) triggered with vinegar. The data obtained with the determination of the species and the counting of the individuals have allowed to obtain the indices of biodiversity (Shannon, Simpson, Evar), specific wealth (richness) and abundance (DA).

The functional analysis related to the diet of the different species (zoophage or spermofaga) allowed to evaluate the relationships between the carabids and the other biological components of the vineyard agro-ecosystem.

960 traps activated

Carabidi come bioindicatori

I Carabidi (una famiglia di Coleotteri del suolo che annovera più di 1300 specie in Italia, molte endemiche) sono spesso utilizzati come bioindicatori (APAT 2005) grazie alle loro caratteristiche ecologiche: sono numerosi e facilmente campionabili, ma soprattutto sono molto differenziati e specializzati, tanto da colonizzare tutti gli ambienti terrestri.

Tutte le parcelle del progetto sono state monitorate in primavera e a fine estate-autunno, ognuna con 4 trappole a caduta (pitfall) innescate con aceto. I dati ottenuti con la determinazione delle specie e il conteggio degli individui hanno consentito di ottenere gli indici di biodiversità (Shannon, Simpson, Evar), di ricchezza specifica (richness) e di abbondanza (DA).

L’analisi funzionale riferita alla dieta delle diverse specie (zoofaga o spermofaga) ha consentito di valutare le relazioni esistenti tra i carabidi e le altre componenti biologiche dell’agro-ecosistema vigneto.

960 trappole attivate

Soil arthropods: the QBS-ar index

The QBS-ar index (Biological Quality of Soils - arthropods) allows to evaluate the quality of the soil through the micro-arthropods living in it and provide synthetic information on the degree of stability and functionality of the edaphic ecosystem.

Defined by Parisi et al. (2001), the QBS-ar index is based on the principle that the edaphic fauna most adapted to soil life has particular morphological characteristics such as, for example, the reduction or loss of pigmentation and appendages.

In spring and autumn, soil samples were taken from the vineyard inter-row. The micro-arthropods present in the soil were extracted by Berlese-Turllgren selector and subsequently identified by stereo-microscope. Each category of micro-arthropods present has been assigned an eco-morphological score (EMI), varying from a minimum of 1 for biological forms at all or poorly adapted to life and a maximum of 20 for those particularly adapted.

The QBS-ar index is higher in stable and undisturbed soils, where even the most vulnerable micro-arthropods find the right conditions to live.

234 soil samples analysed

The QBS-ar index has varied from 10 to 160, therefore from comparable situations to arable land up to meadow-pastures and woods. The wealth of eco-morphological groups has varied from 3 to 16.

Gli artropodi del suolo: l’indice QBS-ar

L’indice QBS-ar (Qualità Biologica dei Suoli - artropodi) permette di valutare la qualità del suolo tramite i micro-artropodi che in esso vivono e fornire informazioni sintetiche sul grado di stabilità e funzionalità dell’ecosistema edafico.

Definito da Parisi et al. (2001), l’indice QBS-ar si basa sul principio che la fauna edafica maggiormente adattata alla vita nel suolo presenta particolari caratteristiche morfologiche come, ad esempio, la riduzione o perdita di pigmentazione e di appendici.

In primavera e in autunno, i campioni di suolo sono stati prelevati dall’interfilare del vigneto. I micro-artropodi presenti nel terreno sono stati estratti mediante selettore Berlese-Turllgren e successivamente identificati allo stereo-microscopio. A ciascuna categoria di micro-artropodi presente è stato attribuito un punteggio eco-morfologico (EMI), variabile da un minimo di 1 per le forme biologiche per nulla o poco adattate alla vita edafica a un massimo di 20 per quelle particolarmente adattate.

L’indice QBS-ar è maggiore nei suoli stabili e poco perturbati, nei quali trovano le adatte condizioni per vivere anche i micro-artropodi più vulnerabili.

234 campioni di suolo analizzati

L’indice QBS-ar è variato da 10 a 160, quindi da situazioni paragonabili ad arativi fino a prato-pascoli e boschi. La ricchezza di gruppi eco-morfologici è variata da 3 a 16.

Degradation and stability of organic matter: the TBI index

The Tea Bag Index (TBI) quantifies the decomposition of soil organic matter. The method uses commercially available tea bags and exploits the decomposition differential between green tea and rooibos tea. Green tea simulates the organic material of easy degradation, quickly available for plants; rooibos tea instead simulates the stable, slowly degrading organic material.

Following the protocol defined by Keuskamp et al. (2013), in spring and autumn, 4 bags of green tea and 4 bags of rooibos tea were buried in each study plot at a depth of about 10 cm for 90 days.

Each sachet was weighed before and after burial and the decrease in their weight made it possible to determine the TBI index, composed of the factor S (stability) which considers the labile fraction of the material not decomposed but stabilized and the factor k (decomposition rate) which refers to the first stage of the decomposition process.

960 green tea bags (rapid degradation)

960 sachets of rooibos (slow degradation)

Degradazione e stabilità della sostanza organica: l’indice TBI

L’indice TBI (Tea Bag Index) consente di quantificare la decomposizione della sostanza organica del suolo. Il metodo utilizza bustine di tè, disponibili in commercio, e sfrutta il differenziale di decomposizione tra il tè verde e tè rooibos. Il tè verde simula il materiale organico di facile degradazione, rapidamente disponibile per le piante; il tè rooibos invece simula il materiale organico stabile, a lenta degradazione.

Seguendo il protocollo definito da Keuskamp et al. (2013), in primavera e in autunno, in ciascuna parcella di studio sono state interrate 4 bustine di tè verde e 4 di tè rooibos a circa 10 cm di profondità per 90 giorni.

Ciascuna bustina è stata pesata prima e dopo l’interramento e la diminuzione del loro peso ha permesso di determinare l’indice TBI, composto dal fattore S (stabilità) che considera la frazione labile del materiale non decomposto ma stabilizzato e dal fattore k (velocità di decomposizione) che si riferisce alla prima fase del processo di decomposizione.

960 bustine di the verde (degradazione rapida)

960 bustine di the rooibos (degradazione lenta)

 

Assessment of microbial activity in the territory

The IBF index (Biological Fertility Index) makes it possible to indirectly evaluate the activity of edaphic microorganisms and thus evaluate the ability of the soil to provide nutrients that can be used by plants.

It is therefore directly related to the degree of biodiversity and sustainability of the soil.

Based on biochemical parameters such as total organic carbon, basal respiration, microbial carbon, metabolic quotient and mineralization quotient, the index measures CO2 emissions net of soil basal respiration (ie to the production of CO2 not linked to biological activity). Soil samples were taken during the growing season to monitor the evolution of microbial activity in the three different types of inter-row management compared.

Valutazione dell’attività microbica nel territorio

L’indice IBF (Indice di Fertilità Biologica) consente di valutare in modo indiretto l’attività dei microrganismi edafici e valutare così la capacità del suolo di fornire elementi nutritivi utilizzabili dalle piante.

Esso è quindi direttamente correlato con il grado di biodiversità e sostenibilità del suolo.

Basandosi su parametri biochimici quali carbonio organico totale, respirazione basale, carbonio microbico, quoziente metabolico e quoziente di mineralizzazione, l’indice misura l’emissione di CO2 al netto della respirazione basale del terreno (cioè alla produzione di CO2 non legata all’at¬tività biologica). I campioni di suolo sono stati prelevati nel corso della stagione vegetativa per monitorare l’evoluzione dell’attività microbica nelle tre diverse tipologie di gestione dell’interfila a confronto.

Experimental activities

The set of experimental activities made it possible to evaluate the complexity of the trophic networks, i.e. the interactions between the organic substance and the biological components of the vineyard agroecosystem, at the underground level (TBI, IBF and QBS-ar), on the soil surface ( carabids, vegetal cover) and in the foliage of the vineyard (leaf reliefs and Scaphoideus).

 

Le attività sperimentali

L’insieme delle attività sperimentali ha consentito di valutare la complessità delle reti trofiche, cioè delle interazioni tra la sostanza organica e le componenti biologiche dell’agroecosistema vigneto, a livello ipogeo (TBI, IBF e QBS-ar), sulla superficie del suolo (carabidi, co¬pertura vegetale) e nella chioma del vigneto (rilievi fogliari e Scaphoideus).

The T.I.Ge.S.Vi project

In the vineyard agro-ecosystem, crop interventions, such as processing and numerous cuttings of the turf, can lead to a reduction in biodiversity with a consequent decrease in important ecosystem services (e.g. erosion control, regulation of the O2/CO2 balance and biological control of phytophages).

In this context, the aim of the project T.I.Ge.S.Vi. was to identify a better and innovative soil and stand management that will increase the biological fertility of the soil, the content and stability of the organic substance (reducing the problems of surface erosion), as well as promoting plant and animal biodiversity and the consequent biological control of harmful phytophages.

Three different management of the inter-row vegetation were compared:

- frequent mowing of vegetation;

- autumn-spring green manure, a mixture of grasses and pulses,

- Alternate mowing in time and space of vegetation with extended shift.

The alternating mowing has been a more sustainable and innovative technique of managing spontaneous vegetation, which has allowed to keep plants in bloom inside the vineyard.

Il progetto T.I.Ge.S.Vi.

Nell’agro-ecosistema vigneto gli interventi colturali, quali lavorazioni e numerosi sfalci del cotico erboso, possono comportare una riduzione della biodiversità con conseguente diminuzione di importanti servizi ecosistemici (es. il controllo dell’erosione, la regolazione del bilancio O2/CO2 e il controllo biologico dei fitofagi).

In questo contesto, lo scopo del progetto T.I.Ge.S.Vi. è stato quello di individuare una migliore e innovativa gestione del suolo e del soprassuolo che consenta di incrementare la fertilità biologica del terreno, il contenuto e la stabilità della sostanza organica (riducendo i problemi di erosione superficiale), nonché di favorire la biodiversità vegetale e animale e il conseguente controllo biologico dei fitofagi dannosi.

Sono state tra loro confrontate tre differenti gestioni della vegetazione dell’interfilare:

- sfalcio frequente della vegetazione;

- sovescio autunno-primaverile, miscuglio di graminacee e leguminose;

- sfalcio alternato nel tempo e nello spazio della vegetazione con turno allungato.

Lo sfalcio alternato ha rappresentato una tecnica di gestione della vegetazione spontanea più sostenibile e innovativa, che ha permesso di mantenere sempre piante in fioritura all’interno del vigneto.

The project aims to achieve the following results: 1. provide winegrowers with information on the methods to be adopted to conserve and/or increase biodiversity in the vineyard and organic matter in the soil; 2. considerably reduce and prevent the phenomena of soil erosion in hillside vineyards, as the increase in biomass will help the enrichment of organic substance stable over time; 3. foster a greater presence of arthropods and a consequent greater natural control of the phytophages, as a continuous flowering of the plant species in the periods of flickering provides fundamental resources for the natural enemies. The indicators that will be used are: soil biological fertility, botanical analysis, evaluation of the presence and abundance of micro-arthropods in the soil, evaluation of the presence and abundance of Epigean Coleoptera Carabids, observation of pests and beneficial arthropods on vine leaves, monitoring of Scaphoideus titanus, evaluation of the decomposition rate and of litter stability.

Il progetto mira ai seguenti risultati: 1. fornire ai viticoltori indicazioni sulle metodologie da adottare per conservare e/o incrementare la biodiversità nel vigneto e la sostanza organica nel terreno; 2. ridurre notevolmente e prevenire i fenomeni di erosione del suolo nei vigneti di collina, in quanto l’incremento di biomassa favorirà l’arricchimento di sostanza organica stabile nel tempo; 3. favorire una maggiore presenza di artropodi ed un conseguente maggiore controllo naturale dei fitofagi, in quanto una continua fioritura delle specie vegetali nei periodi di sfarfallamento fornisce fondamentali risorse per i nemici naturali. Gli indicatori che verranno utilizzati sono: la fertilità biologica del suolo, le analisi botaniche, la valutazione della presenza ed abbondanza di micro artropodi nel suolo, valutazione della presenza ed abbondanza di Coleotteri Carabidi epigei, osservazione dell’artropodofauna dannosa e utile presente sulle foglie, monitoraggio di Scaphoideus titanus, valutazione del tasso di decomposizione e della stabilità della lettiera.

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Contacts

Project coordinator

  • LA BIANCARA – SOC. AGR. DI MAULE ANGIOLINO ED ALESSANDRO

    Project coordinator

Project partners

  • CANTINE VITEVIS SOC. COOP. AGR.

    Project partner

  • CONSORZIO VOLONTARIO PER LA TUTELA DEI VINI COLLI

    Project partner

  • CONSORZIO VOLONTARIO PER LA TUTELA DEI VINI GAMBELLARA DOC E RECIOTO DI GAMBELLARA DOCG

    Project partner

  • ISTITUTO REGIONALE PER L’EDUCAZIONE E GLI STUDI COOPERATIVI ‘IRECOOP VENETO’

    Project partner

  • STUDIO AGRONOMICO GIANNONE FILIPPO

    Project partner

  • UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PADOVA - DAFNAE - DIPARTIMENTO DI AGRONOMIA ANIMALI ALIMENTI RISORSE NATURALI E AMBIENTE

    Project partner

  • VINNATUR – ASSOCIAZIONE CULTURALE SENZA FINI DI LUCRO

    Project partner