Objectives
The project aims to implement a biological and environmentally friendly management of crop residues for an innovative use aiming to increase sustainability and profitability in hilly, mountainous or marginal areas.
Innovation and organization of agronomic and technological process will be introduced in the chestnut system for better pest control and sustainable management of chestnut woods. The agricultural practices proposed are in balance with natural ecosystems and the environment.
This environmentally friendly approach will bring a significant improvement in the product quality, limiting the spread of pathogens and parasites.
Objectives
ll progetto punta all'utilizzo di innovazioni utili ad accrescere sostenibilità e redditività in zone collinari, montuose o marginali, implementando una gestione biologica e ecocompatibile dei residui colturali.
Si introdurranno nel sistema castanicolo innovazioni organizzative e di processo di ordine agronomico e tecnologico per una migliore tutela e gestione sostenibile dei castagneti, tramite l'impiego di pratiche agricole in equilibrio con gli ecosistemi naturali e dell'ambiente.
Tale approccio ecocompatibile determinerà un non trascurabile miglioramento della qualità del prodotto, limitando la diffusione di agenti patogeni e parassiti.
Activities
The activities will consist in the preparation of lignocellulosic biomass piles using residues available on the particular field, at zero meters.
A composting process will be carried out in situ, using mowing and crop residues, according to specific methodological criteria.
The fermentation processes will be chemical-physical-microbiological monitored.
The quality of the compost obtained downstream to the process, will be verified also as substrate, and soil amendant on different crops.
Simplification and rationalization of all the procedures within the chestnut ecosystem.
Activities
L'articolazione delle attività consisterà nell'allestimento delle pile con biomasse lignocellulosiche reperibili sui singoli fondi a metro zero, secondo specifici criteri metodologici per effettuare, in maniera mirata, un processo di compostaggio realizzato in situ utilizzando lettiere, sfalci e residui colturali; nel monitoraggio,chimico-fisico-microbiologico dei processi di fermentazione; nel verificare l’effetto dell’utilizzo del compost di qualità ottenuto a valle del processo di compostaggio in situ come substrato e ammendante su colture diverse; nel semplificare e razionalizzare le procedure all'interno dell’ecosistema castanicolo.
Contexte
A livello comunitario, nazionale e regionale è fortemente sentito l’impegno per l’incentivazione di un’agricoltura sostenibile, biologica, integrata, alternativa a quella convenzionale. La Campania, è tra le prime regioni per produzione di castagne e superficie interessata, in molte aree una risorsa di grande rilievo, non solo dal punto di vista economico, ma anche per il ruolo del castagno nel paesaggio rurale, nella salvaguardia dell’ambiente e nella conservazione del territorio. Negli ultimi anni si sta assistendo ad una progressiva riduzione delle produzioni e delle superfici anche a causa dei cambiamenti climatici. Il settore è caratterizzato dalla presenza di piccole e medie imprese, con tipologie produttive molto differenziate; pertanto, la politica del settore deve essere rivolta alla valorizzazione delle produzioni tipiche di pregio, migliorando la gestione agronomica anche in una prospettiva di riduzione dei costi ed accrescimento della redditività. Il piano castanicolo nazionale mette in evidenza la necessità di una riqualificazione della castanicoltura verso forme produttive più sostenibili e in grado di aprire nuove opportunità economiche al settore agricolo.
La valorizzazione delle biomasse ottenute rappresenta un valore aggiunto: consente di evitare la pratica della bruciatura, ora penalmente perseguita, preserva sostanza organica, previene incendi e riduce immissioni di CO2. Tale biomassa vegetale dopo un processo di ossidazione biologica, costituirà fonte di sostanza organica miglioratrice della struttura e della fertilità, di elementi nutritivi a lento rilascio, agirà sulla biodiversità del suolo, con conseguente controllo di patogeni vegetali e parassiti.
Additional comments
Attualmente le aziende castanicole hanno l'onere di smaltire i rifiuti della pulizia dei frutteti, sostenere spese per trattamenti fitosanitari e fertilizzanti, sempre più imposti dai cambiamenti climatici ed a volte adottano pratiche dannose, quali le bruciature.
I benefici che deriveranno dall'adozione dell'innovazione sarebbero dunque molteplici:
- promozione della tutela, valorizzazione e gestione sostenibile dell'ecosistema naturale dei castagneti;
- aumento della sostenibilità economica ed ambientale del settore attraverso la realizzazione di un fertilizzante a “chilometro zero” riducendo i costi (economici ed ambientali) legati allo smaltimento degli scarti della castanicoltura in grado di favorire la qualità delle produzioni, nonché l’impatto ambientale dei processi produttivi (emissioni di CO2, consumi energetici, trasporti, riduzione dell’uso di fitofarmaci e fertilizzanti di sintesi).
Additional information
In un settore castanicolo caratterizzato dalla presenza di piccole e medie imprese, con tipologie produttive molto differenziate, l’impostazione generale della politica di settore deve essere rivolta alla valorizzazione delle produzioni tipiche di pregio, attraverso il miglioramento della gestione agronomica che può ridurre i costi di produzione contribuendo ad accrescere la redditività del castagneto da frutto. ll piano castanicolo nazionale mette in evidenza la necessità di una riqualificazione della castanicoltura verso forme produttive più sostenibili e in grado di aprire nuove opportunità economiche al settore agricolo.
Project details
- Main funding source
- Rural development 2014-2020 for Operational Groups
- Rural Development Programme
- 2014IT06RDRP019 Italy - Rural Development Programme (Regional) - Campania
Emplacement
- Main geographical location
- Caserta
€ 151701.1
Total budget
Total contributions from EAFRD, national co-financing, additional national financing and other financing.
Contacts
Project coordinator
-
Università degli Studi di Napoli Federico II - Facoltà di Agraria
Project coordinator
Project partners
-
Az. Ag. Murena
Project partner
-
CNR - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante
Project partner
-
Galardi S.r.l.
Project partner