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project - EIP-AGRI Operational Group

BIOFERTIMAT - Use of recycled matrixes as fertilizer for vegetable organic crops. An approach to the improvement of circular economy of the territory.
BIOFERTIMAT - Utilizzo di matrici da riciclo come fertilizzanti per colture orto-frutticole biologiche. Un approccio per il miglioramento dell’economia circolare del territorio.

Completed | 2018 - 2020 Italy
Completed | 2018 - 2020 Italy
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Objectives

BIOFERTIMAT aims at identifying the most suitable organic matrices and their optimal distribution protocol, to be used as alternative to mineral fertilization for vegetables and fruit production in Veneto (Italy). This will bring several environmental, agronomical and economic benefits including: 1) reduction of nitrogen leaching and water table pollution; 2) encouragement of the replacement of chemical fertilizers with organic matrices; 3) improvement of soil fertility and water holding capacity; 4) promotion of the circular economy with the use of local waste-products; 5) climate change mitigation, through the improvement of soil carbon sequestration.


Objectives

BIOFERTIMAT mira a identificare le matrici organiche più adatte e il loro protocollo di distribuzione ottimale, da utilizzare in alternativa alla concimazione minerale per la produzione di ortaggi e frutta. Obiettivi previsti:1) riduzione della lisciviazione dell'azoto e dell'inquinamento delle falde acquifere; 2) incentivare la sostituzione dei fertilizzanti chimici con matrici organiche; 3) miglioramento della fertilità del suolo e della capacità di ritenzione idrica; 4) promozione dell'economia circolare con l'uso di rifiuti locali; 5) mitigazione dei cambiamenti climatici, attraverso il miglioramento del sequestro del carbonio nel suolo.


Activities

BIOFERTIMAT activities will identify the best organic matrices to be used as alternative fertilizers, along with their distribution protocol. Matrices will be tested both on vegetables and fruit crops, while effects on soil features and on crop productive performances will be assessed. The potential benefits on final fruit quality will be determined both in experimental and on-farm trials. The OG activities will include coordination, growers training and results dissemination, also through the EIP-Agri network.


Activities

Le attività di BIOFERTIMAT identificheranno le migliori matrici organiche come fertilizzanti alternativi assieme ai protocolli di distribuzione. Le matrici saranno testate su colture orticole e frutticole, mentre saranno valutati gli effetti sulle caratteristiche del suolo e sulle prestazioni produttive delle colture. I potenziali benefici sulla qualità finale dei frutti saranno determinati tramite la sperimentazione anche in ambito aziendale. Le attività dei Gruppi Operativi includeranno il coordinamento, la formazione dei coltivatori e la diffusione dei risultati, anche attraverso la rete PEI-Agri.


Contexte

Una gestione dei suoli più sostenibile è un’esigenza particolarmente impellente, sia a livello regionale e nazionale, sia a livello comunitario, di fronte alla difficoltà avuta sin ora nello spingere le aziende agricole verso modelli produttivi eco-compatibili. Questo aspetto è in linea con gli obiettivi PEI-AGRI che mirano alla salvaguardia dei suoli e degli input rinnovabili (acqua in primis) e alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Con riferimento a quest’ultimo obiettivo, l’esperienza maturata in BIOFERTIMAT consentirà, grazie all’approccio di economia circolare (vicinanza dei siti di produzione dei fertilizzanti organici), di ridurre i costi di trasporto e, quindi, dell’unità fertilizzante ma contestualmente anche di ridurre il livello di emissioni gassose legate al trasporto stesso. La minore emissione di gas di scarico, associata al fatto che terreni ricchi in SO sono in grado di trattenere maggiori quantità di CO2, è funzionale al miglioramento del carbon footprint aziendale e, quindi, della competitività dell’azienda sui mercati. Infatti, le aziende che utilizzano indicatori come il carbon footprint hanno un vantaggio competitivo legato ad una comunicazione trasparente delle loro emissioni. Inoltre, per rispondere agli attuali indirizzi della politica europea, in ragione degli strumenti messi in atto dalla Commissione (Horizon 2020), si intende colmare le distanze tra ricerca e mondo produttivo biologico. 


Further details
Main funding source
Rural development 2014-2020 for Operational Groups
Rural Development Programme
2014IT06RDRP014 Italy - Rural Development Programme (Regional) - Veneto
Location details
Main geographical location
Padova
Other geographical location
Verona

€ 703200

Total budget

Total contributions from EAFRD, national co-financing, additional national financing and other financing.

Contacts

  • COOPERATIVA AGRICOLA LA PRIMAVERA SCARL

    Project coordinator

  • ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA - DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE (DIPSA)

    Project partner

  • ASSOCIAZIONE VENETA DEI PRODUTTORI BIOLOGICI E BIODINAMICI (A.Ve.Pro.Bi.)

    Project partner

  • BRIO S.P.A.

    Project partner

  • CONFINDUSTRIA VENETO SIAV S.P.A.

    Project partner

  • UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA - DIPARTIMENTO DI AGRONOMIA ANIMALI ALIMENTI

    Project partner

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2 Practice Abstracts

The OG BIOFERTIMAT was created with the aim of increasing soil fertility with the addition of organic matrices and promoting the increase of soil organic matter, saving water resources and protecting soils from the risk of nutrient leaching. In four years of projects, poultry manure has proven to be an organic matrix with a rapid release of mineral nitrogen. While green compost, digestate and mushroom compost are distinguished by their slower N release (higher C/N ratio), which better matches the needs of apple and kiwi trees, thus allowing a higher N use efficiency. No unequivocal differences emerged between the N doses, so that the dose 100 kg N per hectare can be considered as optimal, corresponding for green compost, digestate and mushroom compost to about 10 t dry matter per hectare per year. The use of such matrices makes it possible to sequester C in the soil, with positive effects on soil fertility and the environment, especially if they are sourced locally, in a circular economy context. The use of organic matrices for integrated and organic fruit production was then evaluated: the nutritional status was found to be normal and well supported by the organic matrices, sometimes improved for certain nutrients (e.g. P and K).


Il GO BIOFERTIMAT è nato con l’obiettivo di aumentare la fertilità del suolo con l’apporto di matrici organiche e promuovere l’aumento di sostanza organica del suolo, il risparmio della risorsa idrica e la salvaguardia dei terreni dal rischio di lisciviazione di nutrienti. In quattro anni di progetti la pollina si conferma essere una matrice organica dal rapido rilascio di azoto minerale. Mentre il compost verde, digestato e compost da fungaia si distinguono per il rilascio di N più lento (maggiore rapporto C/N), che meglio si concilia con le esigenze di melo e kiwi, permettendo quindi una maggiore efficienza d’uso dell’N. Non sono emerse differenze univoche tra le dosi di N, per cui la dose 100 kg azoto per ettaro può essere considerata come ottimale, corrispondente per il compost verde, il digestato e il compost da fungaia a circa 10 t di sostanza secca per ettaro ogni anno. L’uso di tali matrici consente di sequestrare nel suolo C, con effetti positivi sulla fertilità del terreno e sull’ambiente, soprattutto se reperite sul territorio, in un contesto di economia circolare. In seguito è stato valutato l’utilizzo delle matrici organiche per le produzioni frutticole integrate e biologiche: lo stato nutrizionale è risultato nella norma e ben supportato dalle matrici organiche, talvolta migliorato per taluni nutrienti (es. P e K).


Goal of BIOFERTIMAT project is to support the establishment of eco-compatible production models able to generate significant added values in economic, environmental and social terms; specifically: 1) to stimulate the development of a territory circular economy with the creation, thanks to the implementation of the EU proposal COM (2016) 157 final, of companies involved in the production of organic matrices; 2) to improve the protection of the environment and the healthness of agricultural operators, and inhabitants of urban areas close to the agricultural areas; 3) to increase skills and encouraging the expertise of horticultural farmers. The final results of the project will be: a) to reduce soil contamination phenomena with particular reference to nitric nitrogen as well as to increase organic substances and, consequently, the water retention of the soils; b) to make organic matrices available to organic farmer, which could be also suitable for replacing chemical fertilizers in conventional farms; c) to use by-products derived from the agro-food activity present in the area, reducing the transport cost of the matrices and, therefore, the overall cost of the fertilizer unit; d) to improve the carbon footprint of companies; e) to improve the organoleptic and nutraceutical quality of fruit and vegetables.


Il progetto BIOFERTIMAT intende sostenere l’affermazione di modelli produttivi eco-compatibili che generano un significativo valore aggiunto in termini economici, ambientali e sociali; nello specifico: 1) la stimolazione dell’economia circolare del territorio con la creazione, grazie all’attuazione della proposta UE COM(2016) 157 final, di imprese coinvolte nella produzione di matrici organiche; 2) il miglioramento della tutela dell’ambiente e dello stato di salute degli operatori agricoli, in primo luogo e degli abitanti delle zone urbane a ridosso delle aree agricole; 3) l’aumento delle competenze e l’incentivazione della professionalità degli operatori agricoli del settore ortofrutticolo. I risultati finali del progetto saranno: ridurre i fenomeni di contaminazione dei suoli con particolare riferimento all’azoto nitrico; aumentare la sostanza organica, quindi, la ritenzione idrica dei suoli; mettere a disposizione dei coltivatori biologici nuove matrici organiche, che potrebbero essere adatte alla sostituzione di fertilizzanti chimici anche in aziende che adottano pratiche di coltivazione convenzionali; utilizzare sottoprodotti derivati dall’attività agro-alimentare presente nella zona riducendo il costo di trasporto delle matrici e, quindi, il costo complessivo dell’unità fertilizzante; migliorare la carbon footprint delle aziende; migliorare la qualità organolettica e nutraceutica dei prodotti ortofrutticoli.