project - EIP-AGRI Operational Group

Biodiversity extension and exploitation for a competitive and sustainable viticulture in Piacenza region under varied climatic and social conditions
Valorizzazione della biodiversità per una gestione competitiva e sostenibile della viticoltura piacentina in un contesto di mutatecondizioni climatiche e sociali - ValorInVitis

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Completed | 2016 - 2019 Italy
Completed | 2016 - 2019 Italy
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Objectives

The project aims at identifying new solutions to the following problems identified in the "Colli Piacentini" wine district: 
1) Advanced maturity due to global warming, with excessive reduction of total acitidty in white grape variety. 
2) Scarce attitude of local red variety Croatina to mechanization, due to low fertility of basal buds. 
3) Increased freqeuncy of vintages with strong water stress.
4) Need of control of fungal diseases, especially downy and powdery mildews, while reducing treatments and their environmental and economic impact.

Objectives

Il progetto ha l’obiettivo di identificare nuove soluzioni riguardo alle seguente problematiche rilevate nell'areale dei "Colli Piacentini": 
1) Anticipo delle fasi fenologiche dovute all'incremento termico, con eccessiva riduzione dell'acidità nelle varietà bianche. 
2) Scarsa attitudine alla meccanizzazione della varietà locale a bacca rossa Croatina dovuta alla scarsa fertilità delle gemme basali. 
3) Maggiore frequenza di annate con forte stress idrico. 
4) Necessità di controllo delle malattie fungine, specialmente peronospora e oidio, con riduzione dell'impatto ambientale e del costo economico dei trattamenti.

Activities

Study of the adaptability of local minor cultivars to modified clcimatic conditions, and of their viticultural and oenological performances.
Development of ERVI (intraspecific hybrid between Barbera and Croatina).
Study of the adaptability to local conditions of new generation hybrids resistant to downy and powdery mildew.
Use of new rootstock of type M, tolerant to water stress and with more efficiency in coditions of reduced water availability.
Expansion of vine cultivation into high altidude rural areas.
Demonstration activity to future potential segments of vineyard workers (students and refugees).

Activities

Verifica dell’adattabilità di vitigni locali minori alle mutate condizioni climatiche e valutazione delle prestazioni viticole ed enologiche.
Valorizzazione del vitigno Ervi (incrocio intraspecifico tra Barbera e Croatina).
Valutazione dell’adattabilità di ibridi di ultima generazione resistenti a peronospora e oidio alle condizioni locali.
Ricorso a nuovi portinnesti della serie M tolleranti allo stress idrico e con maggiore efficienza in carenza d'acqua.
Espansione della coltivazione della vite in aree rurali di maggiore altitudine.
Promozione del lavoro in vigneto presso fascie di potenziali futuri lavoratori (studenti e profughi)

Kontext

La coltura della vite sui Colli Piacentini (5800 ha) ha una tradizione millenaria ed è oggi praticata per la sua totalità nelle aree collinari e pedemontane. Soprattutto in Val Tidone, la viticoltura mostra un elevato livello di specializzazione e concentrazione rappresentando, talvolta, oltre il 50% della SAU comunale. Per ragioni storiche e commerciali  la piattaforma varietale è marcatamente dominata da vitigni di territorio quali Barbera e Croatina tra i neri, Ortrugo e Malvasia di Candia aromatica tra i bianchi. Le risposte produttive nonché la composizione delle uve sono marcatamente influenzate dall’interazione dei vitigni con l’ampia variabilità pedoclimatica imputabile a diverse combinazioni di altitudine, pendenza ed esposizione dei versanti, e matrice geo-pedologica dei siti di coltivazione. Inoltre, in tutto il territorio, per motivi sia di tradizione sia di obiettiva vocazionalità, la tipologia “frizzante” è piuttosto frequente nelle pratiche enologiche. Questo quadro, nel complesso positivo per rilevanza territoriale e conseguente redditività per le imprese agricole, vede, tuttavia, diversi elementi di criticità legati, da un lato, al cambio climatico e, dall’altro, all’esigenza di razionalizzare i modelli viticoli per una maggiore competitività delle aziende. Infatti, secondo una tendenza ormai conclamata, anche i Colli Piacentini sono sempre più soggetti all’incremento delle sommatorie termiche disponibili e, quindi, all’esigenza di affidarsi a modelli viticoli che sappiano coniugare l’efficienza produttiva con il raggiungimento del livello di maturazione ottimale per gli scopi enologici prefissati e, al tempo stesso, un sempre auspicabile contenimento dei costi.

Project details
Main funding source
Rural development 2014-2020 for Operational Groups
Rural Development Programme
2014IT06RDRP003 Italy - Rural Development Programme (Regional) - Emilia-Romagna
Ort
Main geographical location
Piacenza

€ 376475

Total budget

Total contributions from EAFRD, national co-financing, additional national financing and other financing.

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5 Practice Abstracts

One of the objectives of the ValorInVitis Project was the evaluation of the wine-growing potential of the mountain and foothill areas of the 'Colli Piacentini' region. The ripening kinetics of four local varieties such as Ortrugo, Malvasia di Candia aromatica, Barbera and Ervi were evaluated during the 3 years of project duration in vineyards with similar characteristics. Vineyards were located at different elevation along the Trebbia Valley as well as in Val Tidone and Val d'Arda. Fruit ripening was strongly affected by growing site. The vineyards located at higher altitudes proved to be optimal for the production of the traditional sparkling white wines requiring reduced sugar content and a high acidity at harvest. In fact, in the area of Bobbio and Perino, the degradation of organic acids in Ortrugo and Malvasia di Candia aromatica grapes has been postponed and was slower as compared to warmer areas where climate change induced earlier phenological phases and too fast ripening. In case of reds, Barbera was less affected by the altitude while Ervi performed similarly to whites by postponing sugar accumulation and acidity degradation. The results show that the mountain and foothill areas of the 'Colli Piacentini' region may contribute to the development of viticulture and adaptation to climate change especially as it concerns the production of sparkling wines.

Uno degli obiettivi del progetto è stata la valutazione del potenziale vitivinicolo delle aree montane e pedemontane dei ‘Colli Piacentini’. Le cinetiche di maturazione di quattro vitigni di riferimento, Ortrugo, Malvasia di Candia aromatica, Barbera e Ervi, sono state valutate  in vigneti con caratteristiche simili, ma collocati a quote altimetriche differenti lungo la Val Trebbia e con altri vigneti localizzati nella prima collina della Val Tidone e della Val d’Arda. La maturazione di tutti i vitigni ha risentito fortemente della zona di coltivazione, ma i vigneti posti a maggior altitudine si sono rivelati ottimali per la produzione dei vini bianchi frizzanti tradizionali dell’areale, per i quali occorre un ridotto contenuto in zuccheri e un’elevata acidità delle uve alla vendemmia. Nella zona di Bobbio e Perino la degradazione degli acidi organici nelle uve di Ortrugo e Malvasia di Candia aromatica è risultata posticipata e più lenta, in confronto a vigneti posti in prima collina. Per quanto riguarda le uve a bacca nera, Barbera ha risentito meno dell’altitudine, mentre Ervi ha risposto in maniera simile ai vitigni a bacca bianca, posticipando l’accumulo di zuccheri e la degradazione degli acidi organici. I risultati dimostrano che le zone montane e pedemontane dei ‘Colli Piacentini’ rappresentano una risorsa per le dinamiche di sviluppo dell’areale, soprattutto per la produzione di vini bianchi frizzanti.

Among the actions planned in the framework of ValorInVitis project with the aim of improving the competitiveness of viticulture in Piacenza province, the research aims to enhance Ervi, a variety obtained in the '70s by crossing Barbera and Croatina and now recognized as suitable for cultivation in Emilia-Romagna. As was the case for many other crossbreeds in other Italian wine regions, Ervi has not yet found opportunities for valorisation. The absence of a dedicated space within the local appellations by origin has certainly not helped winemakers, often very tied to tradition, to undertake innovative actions focused on this novel cultivar. However, some of them have undertaken production differentiation initiatives based on the Ervi with the aim of producing high quality wines, potentially also targeting the international market. The results of the project confirm what has been observed in the past: the vine has a production potential similar to Barbera and fruit composition makes it suitable for producing high quality red wines suitable for aging. Moreover, the Ervi’s characteristics seem compensating the excessive acidity of Barbera and the astringency of Croatina presenting a peculiar anthocyanin profile dominated by the malvidin with a marked purple hue. The sensory profile highlighted a marked fruity note similar to Croatina and distinctive spicy hints not perceived in the two parentals.

Tra le azioni previste nel corso del progetto ValorInVitis con lo scopo di migliorare la competitività del sistema vitivinocolo piacentino, la ricerca si focallizzava sulla valorizzazione dell’Ervi, vitigno ottenuto negli anni ’70 dall’incrocio tra Barbera e Croatina e ormai riconosciuto idoneo alla coltivazione in Emilia Romagna. Come avenuto per molti incroci in altri comprensori vitivinicoli italiani, l’Ervi non ha finora trovato opportunità di valorizzazione e l’assenza di uno spazio dedicato tra le denominazioni d’origine del territorio non ha certamente aiutato i viticoltori, spesso molto legati alla tradizione, a intraprendere azioni innovative incentrate sul vitigno. Tuttavia, proprio alcuni di essi hanno intrapreso iniziative di differenziazione produttiva basate sull’Ervi con l’obiettivo di realizzare vini di alta qualità potenzialmente rivolti anche al mercato internazionale. I risultati del primo anno di progetto confermano quanto già osservato in passato, il vitigno ha un potenziale produttivo simile a Barbera e la composizione dell’uva lo rende adatto a produrre vini rossi di pregio idonei all’invecchiamento. Peraltro, le caratteristiche dell’uva sembrano compensare l’eccessiva acidità del Barbera e l’astringenza della Croatina presentando un profilo antocianico peculiare dominato dalla malvidina con una marcata tonalità viola. La degustazione dei vini sperimentali ha invece evidenziato, a fronte di una spiccata nota fruttata simile alla Croatina, sentori speziati tipici del vitigno e non riscontrabili nei due genitori.

Colli Piacentini wine region is certainly identified in the Barbera and Croatina varieties showing good complementarity in the "Gutturnio" DOC wine. However, Croatina's productivity is often alternating and not very profitable. The reason for a lower yield in Croatina depends on the low basal bud fruitfulness that, in turn, imposes the adoption of more time consuming expensive long pruning systems. The varietal innovation seems to be a realistic solution to this problem. The work intends to: a) enhance the Ervi cultivar (intraspecific crossing between Barbera and Croatina) and b) evaluate its adaptability to highly competitive viticulture models, also thanks to greater use of mechanization. Starting from 2017, a demonstration test has been set up to compare Ervi vs parentals. The results confirm the superiority of Ervi compared to Croatina in particular regarding constant yield and, more generally, single vine productivity. These results are mainly attributable to a higher shoot fruitfulness in Ervi and, consequently, to a higher number of clusters. Considering the fertility of the two basal buds, Ervi and Barbera showed a slight decrease compared to the mean value on a plant basis. On the contrary, Croatina demonstrated a significant 63% decrease. The project results confirm the good suitability of Ervi towards modern and innovative viticulture systems also based on easily mechanizable spur pruning. Despite the higher yield, the Ervi’s composition is mostly similar to Croatina, reaching, however, softer tannins and higher total anthocyanins concentration at harvest.

La viticoltura dei Colli Piacentini si identifica nei vitigni Barbera e Croatina che trovano buona complementarietà nel vino Doc “Gutturnio”. Tuttavia, la produttività della Croatina è spesso alternante e poco remunerativa. Le ragioni di una minore resa per la Croatina risiedono nella scarsa fertilità delle gemme basali che la rende forzatamente vincolata a sistemi a potatura lunga la cui gestione è certamente più onerosa. L’innovazione varietale sembra essere una soluzione realistica a tale problematica. Il lavoro intende: a) la valorizzazione del vitigno Ervi (incrocio intraspecifico tra Barbera e Croatina) e b) valutarne l’adattabilità verso modelli di viticoltura altamente competitivi anche in virtù di un maggiore ricorso alla meccanizzazione. A partire dal 2017, è stata allestita una prova che prevede il confronto di Ervi e dei suoi parentali. I risultati confermano la superiorità dell’Ervi rispetto alla Croatina per quanto riguarda la costanza produttiva e la quantità di uva prodotta per singola vite. Tali risultati sono dovuti a una maggiore fertilità dei germogli in Ervi e, di conseguenza, a un numero di grappoli superiore. Considerando la fertilità delle due gemme basali, Ervi e Barbera hanno mostrato una leggera flessione rispetto alla media per pianta. Al contrario, Croatina ha fatto registrare una significativa flessione del 63%. I risultati del progetto avvalorano la buona predisposizione dell’Ervi verso sistemi viticoli basati sulla potatura corta più facilmente gestibile mediante operazioni meccanizzate. Nonostante la maggiore resa, la composizione delle uve di Ervi è perlopiù paragonabile a quella di Croatina raggiungendo, peraltro, una maggiore concentrazione di antociani totali alla vendemmia.

In the framework of the ValorInVitis project, 29 minor grape cultivars found in the "Colli Piacentini" wine district have been studied for three consecutive seasons to understand whether some of them can be re-evaluated in the light of new market requirements and climate change. Among the white grape varieties studied, Bervedino, a variety native to the Val d'Arda area, stood out for its high and constant productivity, the result of sustained average bud fertility, even at the basal nodes. Barbesino and Molinelli are the two white grape varieties that have proved to be the most interesting considering the biochemical profile of the grapes. Both are in fact characterized by a very low ratio between sugars and organic acids, which makes them suitable for sparkling wines production, especially when compared with Ortrugo, the most used grape variety in the area for these types of wine production. Among the red varieties, Ervi, Fruttano and Duraguzza stood out for their high capacity to accumulate anthocyanins. In particular, Ervi, a cross between the two red grape varieties used to produce Gutturnio DOC wines, demonstrated high bud fertility, high productivity and a gradual and constant accumulation of sugars in the grapes accompanied by a strong and important accumulation of phenolic compounds. The project highlighted that some of the minor grape varieties of the Colli Piacentini wine district have the potential to improve the competitiveness of the area's wine production. Once the genetic identity of the accessions of interest has been clarified, placement in the national catalogue of vine varieties could pave the way for their use and diffusion.

 

Nell’ambito del progetto ValorInVitis, 29 vitigni minori rinvenuti nel comprensorio dei Colli Piacentini sono stati studiati per tre stagioni consecutive per comprendere se alcuni di essi possano essere rivalutati alla luce delle nuove esigenze del mercato e del cambiamento climatico. Tra i vitigni a bacca bianca oggetto dello studio, Bervedino, vitigno originario del comprensorio della Val d’Arda, si è distinto per l’alta e costante produttività, frutto di una sostenuta fertilità media del germoglio, anche sui nodi basali. Barbesino e Molinelli sono i due vitigni a bacca bianca che si sono rivelati più interessanti per il profilo biochimico delle uve. Entrambi si caratterizzano infatti un rapporto tra zuccheri e acidi organici molto basso, che li rende indicati per la spumantizzazione e per la produzione di vini frizzanti, soprattutto se confrontati con l’Ortrugo, il vitigno più utilizzato nel comprensorio per tali tipologie. Tra i vitigni a bacca nera, Ervi, Fruttano e Duraguzza si sono distinti per l’elevata capacità di accumulare antociani. In particolare, Ervi, incrocio dei due vitigni a bacca nera utilizzati per produrre il Gutturnio DOC, ha dimostrato un’alta fertilità del germoglio, un’elevata produttività e un graduale e costante accumulo degli zuccheri nelle uve accompagnato da un deciso e importante accumulo di composti fenolici. Il progetto ha messo in evidenza che alcuni dei vitigni minori dei Colli Piacentini hanno le potenzialità per migliorare la competitività delle produzioni vitivinicole del territorio. Una volta chiarita l’identità genetica delle accessioni di interesse, il collocamento nel catalogo nazionale delle varietà di vite potrebbe aprire la strada al loro utilizzo e diffusione.

ValorInVitis aimes to enhance the indigenous varieties of the Province of Piacenza by increasing the resilience of production systems to climate change. In the future might be interesting to identify local genotypes that show good adaptability to climate change and keep an higher level of total acidity; some known varieties from the Province of Piacenza (Ortrugo, Malvasia di Candia aromatica) might find a cooler and suitable climate in the high hill for the production of white wines; the changing rainfall patterns, characterized by long periods of drought, could lead to an extensive use of new generation rootstocks with less sensitivity to water shortage. In addition to this, the project aims to provide tools to the producers useful to increase the environmental, economic and social sustainability of viticulture. Therefore, the project promotes the use of innovative pruning systems and the introduction of Ervi, an intra-specific cross between Barbera and Croatina from which has the best agronomic and organoleptic characteristics. The project will demonstrate how it is possible, even in our area, drastically reduce the use of pesticides by making use of very advanced forecasting models, and will consider the social issues related to generational change and the role of non-EU workers in the vineyard.

 

VALORinVITIS  ha l’obiettivo di valorizzare ulteriormente le varietà di uva tipiche del piacentino aumentando la resilienza del nostro sistema produttivo al cambiamento climatico.

In futuro potrà essere interessante riscoprire genotipi locali minori, in grado di mantenere un livello di acidità totale maggiore anche in caso di carichi termici estivi molto elevati; alcune varietà di punta dell’attuale viticoltura piacentina (Ortrugo, Malvasia di Candia aromatica) potrebbero trovare nell’alta collina un areale più fresco e più indicato alla produzione di vini bianchi; i mutati regimi pluviometrici, caratterizzati da lunghi periodi di siccità, potrebbero imporre un uso estensivo di portinnesti di nuova generazione con minore sensibilità alla carenza idrica. 

Oltre che a preservare nel futuro la tipicità delle produzioni vinicole locali, il progetto punta a offrire ai produttori strumenti utili a incrementare la sostenibilità ambientale, economica e sociale della viticoltura. Promuoverà quindi il ricorso a sistemi di potatura innovativi e l’introduzione dell’Ervi, incrocio intra-specifico tutto piacentino tra Barbera e Croatina di cui ha preso i migliori caratteri agronomici ed organolettici. Il progetto dimostrerà come è possibile, anche nelle nostre zone, ridurre drasticamente l’uso di pesticidi facendo uso dei modelli previsionali ormai molto evoluti, e prenderà in considerazione le problematiche sociali legate al cambio generazionale e al ruolo dei lavoratori extra-comunitari in vigneto.

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Contacts

Project coordinator

  • Università Cattolica del Sacro Cuore

    Project coordinator

Project partners

  • Azienda Vitivinicola "I Salici"

    Project partner

  • Azienda Vitivinicola Villa Rosa

    Project partner

  • Cantina Sociale di Vicobarone

    Project partner

  • HORTA srl

    Project partner

  • Mossi Aziende Agricole Vitivinicole

    Project partner

  • VINIDEA srl

    Project partner