Verifica dell’efficacia delle azioni sviluppate in termini sanitari e di riduzione dell’impiego dell’antimicrobico e Stima del fenomeno dell’antimicrobicoresistenza

In situazioni sanitarie in cui l’organizzazione e la struttura dell’allevamento non permettevano l’adozione di pratiche per il contenimento della problematica, si è proceduto alla messa a punto e alla valutazione dell’efficacia di vaccini stabulogeni sperimentali, in particolare contro S. aureus e S. agalactiae. Lo studio si è focalizzato sulla valutazione della risposta cellulo-mediata attraverso tecniche di citofluorimetria, che hanno dimostrato un’efficacia statisticamente significativa del vaccino nella stimolazione dei linfociti T CD4+CD25+ nei confronti di S. agalactiae nel gruppo trattato rispetto ai controlli. Come indicatore della bontà di tali processi comportamentali “virtuosi” è stato utilizzato l’andamento dei consumi di antimicrobici somministrati durante l’intero progetto, calcolati sulla base della prescrizione di farmaco mediante ricetta veterinaria elettronica (REV) che restituisce il dato in “defined daily dose” (DDD). Le azioni di sensibilizzazione e gli interventi migliorativi hanno portato a una diminuzione predittiva a fine 2022 del consumo di farmaco di -0,62 DDD rispetto al 2021. Questa riduzione potrebbe essere alla base di quanto evidenziato nella valutazione dell’evoluzione delle farmacoresistenze fenotipicamente per ampicillina e genotipicamente sull’insieme dei geni di resistenza, la cui riduzione è stata di un ordine di grandezza. Solo se verrà data continuità alle azioni di sensibilizzazione degli allevatori e se questi comportamenti saranno premiati dal mercato, il progetto potrà migliorare.

Definizione di azioni correttive e sviluppo e applicazione di tecniche di campionamento, metodi diagnostici e strumenti immunoprofilattici innovativi

Per le situazioni più complesse e di difficile risoluzione dipendenti dall’organizzazione aziendale e dalla complessità della patologia, si è intervenuti con la messa a punto di sistemi di campionamento e diagnostici innovativi e/o con l’allestimento di vaccini sperimentali e la valutazione della risposta immunitaria in campo. Tra i sistemi di campionamento il lavaggio bronco-alveolare (BAL) si è dimostrato una matrice utile per ottenere informazioni sulle infezioni delle vie respiratorie profonde consentendo di isolare microrganismi significativi da sottoporre a test di farmacosensibilità (AST). Studi comparativi tra BAL e tampone nasale hanno permesso di ottenere meno colture polimicrobiche e hanno innalzato il tasso di isolamento di Histophilus somni.

 

Visita iniziale degli allevamenti selezionati e accertamento della situazione sanitaria iniziale

In base alla casistica sanitaria presentatasi negli allevamenti selezionati, è stato possibile intervenire su problematiche collegate alle enteriti del vitello, alle malattie respiratorie e su episodi di mastite sostenute da microrganismi contagiosi. In molti casi le problematiche sanitarie erano frutto di comportamenti gestionali errati e di pratiche igieniche e immunoprofilattiche mal applicate, che sono state evidenziate e segnalate dal personale dell’IZSVe ai responsabili sanitari dell’allevamento direttamente o attraverso l’allevatore.

 

Introduzione e Predisposizione della scheda necessaria a tracciare l’identikit aziendale

Il progetto PROBOV si propone di mettere a disposizione degli allevamenti di bovini da latte un percorso comportamentale scientificamente supportato che possa rassicurare il consumatore sulla razionalità dell’impiego dell’antibiotico favorendo la valorizzazione economica delle produzioni lattiero-casearie. Tale approccio si è basato sulla creazione di linee guida per affrontare varie problematiche sanitarie, e sulla sperimentazione di protocolli profilattici, diagnostici e terapeutici innovativi, da affiancare a pratiche allevatoriali efficaci consolidate. Per la realizzazione di questo obiettivo, il primo strumento previsto dal progetto, era rappresentato da una scheda di raccolta iniziale dei dati aziendali che aiutasse a tracciare un “identikit” dell’azienda, in riferimento alle capacità produttive e riproduttive della mandria, ai punti sanitari di forza e a quelli di debolezza, su cui basare interventi di verifica iniziale e quindi di miglioramento eventuale. Dal questionario è emerso che le patologie più frequenti che portano all’invio dell’animale al macello sono i corpi estranei a carico del rumine, le zoppie e le mastiti. Le informazioni sanitarie richieste non sempre erano note all’allevatore e in molti casi non erano supportate da accertamenti diagnostici condotti nell’ultimo anno.

 

Con PROBOV si vogliono definire delle linee guida comportamentali finalizzate alla razionalizzazione dell’impiego degli antimicrobici negli allevamenti di vacche da latte. Indicatore della bontà di tali processi comportamentali sarà l’andamento dei consumi di antimicrobici somministrati durante l’intera durata del progetto e l’evoluzione delle farmacoresistenze valutate su batteri commensali, ritenuti indicatori del fenomeno. Inoltre, verrà effettuata la quantificazione di alcuni geni che codificano resistenze batteriche ad antimicrobici ritenuti critici, per studiarne gli effetti negli animali, nell’uomo e nell’ambiente. Al termine del progetto, queste procedure comportamentali “razionali” e scientificamente supportate, potrebbero trovare un riconoscimento da parte di enti di certificazione. Inoltre, l’eventuale definizione di un livello di farmacoresistenza “normale” all’interno degli allevamenti di vacche da latte potrebbe essere impiegata per valorizzare il prodotto agli occhi del consumatore.