Azione n.2: ottimizzare la gestione delle coltivazioni delle specie di interesse riducendo l'uso di prodotti come diserbanti o pesticidi che non garantirebbero la salubrità dei prodotti stessi ad uso industriale per l'ottenimento di nutraceutici/integratori alimentari.

Azione n.3 la conoscenza di come valorizzare il prodotto rispetto al mercato globale; messa a punto di specifici protocolli di processo di produzione e gestione della materia prima; la ‘certificazione’ degli integratori MADE IN BASILICATA che risulti un marchio in termini di principi bioattivi contenuti e della loro attività biologica consentirebbe un valore aggiunto che allo stesso tempo garantirà una importante visibilità sul mercato nazionale ed una ricaduta immediata in termini economici per le aziende che diversificheranno la loro produzione.

Azione n.4 valutazione dell'attività biologica degli estratti ottenuti attraverso rigorosi protocolli in uso presso le strutture partner di ricerca, valutazione dei metaboliti attivi in essi presenti e loro correlazione con le attività biologiche dimostrate

Azione n.5: La Diffusione dei risultati su tutto il

territorio regionale potrà motivare all’uso delle tecnologie di comunicazione, incrementare il numero soggetti interessati alla possibilità di utilizzo dei loro terreni per produrre alimenti da destinare alal trasformazione e valorizzazione come alimenti funzionali, aumentare il numero di aziende che utilizzano pratiche sostenibili di gestione delle specie di interesse, aumento delle produzioni

La percezione salutistica può essere influenzata dal tipo di materia prima e di processo applicato (es. origine della materia prima, data di produzione, metodo di conservazione, packaging, uso di additivi etc).  Gli alimenti funzionali rappresentano una delle più importanti aree di sviluppo interdisciplinare tra le scienze agrarie, biologiche, della nutrizione e bio-mediche. In Italia, la richiesta di mercato è in continuo aumento soprattutto a livello industriale, così come negli altri paesi occidentali, mentre la ricerca nel settore ha bisogno di aggregare e strutturare al meglio le necessarie competenze multidisciplinari.

I principali problemi che avranno risposta da questa interazione saranno:

1) l’economia locale 

2)l’occupazione per aumento del reddito procapite e aziendale

3) la salute dei cittadini soprattutto quelli affetti dalla Sindrome Metabolica che è la principale problematica sanitaria del secolo nei paesi industrializzati

4) La nazionalizzazione ed internazionalizzazione di prodotti IGP lucani .

I risultati attesi del progetto sono quindi: incrementare le coltivazioni delle specie di interesse e la conoscenza di come valorizzare il prodotto rispetto al mercato globale; messa a punto di specifici protocolli di processo di produzione e gestione della materia prima; la ‘certificazione’ degli integratori MADE IN BASILICATA che risulti un marchio in termini di principi bioattivi contenuti e della loro attività biologica consentirebbe un valore aggiunto che allo stesso tempo garantirà una importante visibilità sul mercato nazionale ed una ricaduta immediata in termini economici per le aziende che diversificheranno la loro produzione.