REPORT FINALE SUI RISULTATI DEL PROGETTO:

1) validate  tecniche per il controllo delle infestazioni di Piralide, realizzata l’analisi comparata della sostenibilità ecologica. Il pacchetto di pratiche ha consentito di salvaguardare le produzioni, riducendo del 100% l’impiego di prodotti chimici di sintesi con una riduzione della presenza di aflatossine del 40% (dato 2017). Riduzioni di questa portata in annate con livello di contaminazione medio o medio alto possono generare livelli di retribuzione superiori anche di 10-15 euro a tonnellata di granella.

2)  individuate tecniche sostenibili di riduzione di aflatossine utilizzando biocompetitori di funghi tossigeni (A. flavus) con svariati benefici, tra cui:

- riduzione del costo della difesa;

- aumento della produzione (della quantità di prodotto per unità di superficie);

- minore impatto ambientale ed economico delle tecniche di difesa con ceppi di Aspergillus.

L’impatto ambientale di questa tecnica è nullo in quanto il fungo utilizzato è normalmente presente in natura, anzi, il ceppo distribuito in campo deriva da una selezione di A. flavus proveniente dai conferimenti di mais alla coop PROGEO ed è, quindi, assolutamente autoctono.

3)  validate tecniche di monitoraggio e prevenzione delle infestazioni da Elateridi: le metodologie utilizzate permettono di valutareil rischio  da elateridi, applicabile a livello aziendale, basato su una correlazione multipla tra fattori agronomici, catture di adulti e danno alla coltura.



 

Il risultato del progetto è quello della creazione di un modello innovativo ad elevata sostenibilità ambientale per lo sviluppo e la valorizzazione di una filiera maidicola in produzione integrata e biologica: i destinatari principali sono quindi i produttori agricoli soci di PROGEO S.C.A. e, più in generale, tutti i maiscoltori potenzialmente interessati, che potranno ottenere gli strumenti tecnici, ambientali ed economici per ridurre gli input relativi alle tecniche di difesa.  Ma la ricaduta ci sarà sull’intera filiera, poiché utilizzando gli strumenti del presente progetto, i nuovi processi determineranno una filiera più caratterizzata ed efficace.

Altri aspetti non meno importanti sono riferiti al mantenimento della biodiversità, attraverso il mantenimento delle popolazioni di insetti utili, senza l’utilizzo di prodotti chimici né, soprattutto, dei geodisinfestanti utilizzati nella lotta agli elateridi.  Ricadute positive si hanno indirettamente sulla salute dei consumatori e su altri aspetti: i mangimi ottenuti permettono di costruire filiere più caratterizzate, realizzate con un ridotto o assente utilizzo di prodotti chimici di sintesi, e di considerare i prodotti agricoli e, più in generale, gli alimenti come un valore, le cui caratteristiche qualitative si coniugano con la sostenibilità ambientale, il territorio e la biodiversità.